Thursday 20 December 2012

Ready for Vietnam!

One of the few things I complain about is the shrinking number of blank pages left on my passport. Born in 2008, my passport has travelled through South America, to the USA, Turkey, Croatia and Southeast Asia, to the United Arab Emirated by surprise, and I am sad to see that he is left with only 3 blank pages with which we are supposed to travel until 2018. Clearly not enough. Leaving sadness aside, the latest addition to my modest collection of wordly stamps and visas is Vietnam!!! All is ready for the most memorable ending of awesome 2012! Yay!
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Una delle poche cose di cui mi lamento è la velocità con cui il numero di pagine libere nel mio passaporto si fa sempre più piccolo. Nato nel 2008, il mio passaporto ha viaggiato per il sud america, è stato negli Stati Uniti, in Turchia, in Croazia, è passato dagli Emirati Arabi Uniti, e ora nel sudest asiatico, e mi rattrista vedere che da qui al 2018 gli restano solo 3 pagine libere per farci viaggiare. Troppo poche! Tristezza a parte, l'ultima aggiunta alla mia modesta collezione di visti e timbri è il Vietnam!!! Siamo tutti pronti per un memorabile fine anno, un anno il 2012 che farà parlare di sè nei secoli dei secoli...!

Wednesday 19 December 2012

Moments I'll miss

Karaoke moments
It has been only three months that the Kingdom of Wonders welcomed me on its soil. The days have been literally flying and this is mainly thanks to the awesome people that have surrounded me from the start. They have been mentoring me on Cambodia and its life-style, they have thaught me more Khmer than I had thought to learn, they have initiated me to the pleasure of coffee with sweet condensed milk, and they now say things like 'grazie', 'bella', 'arrivederci'. We have shared laughter, karaoke, and swimming at sunset, but also work related disappointments and general frustrations, it was them who called the 'thief' when my phone misteriously disappeared. The balance of my first three months here is definitely positive and adds extra colour to a year, 2012, already extraordinary!
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Sono solo tre mesi che il Regno delle Meraviglie mi ha dato il benvenuto. I giorni sono letteralmente volati e questo è soprattutto grazie alla gente fantastica che sin dall'inizio mi è stata intorno. Amici che mi hanno dato lezioni e consigli sulla Cambogia e il suo stile di vita, che mi hanno insegnato più cambogiano di quanto pensassi di imparare, che mi hanno iniziato alla delizia del caffè con latte dolce condensato, e che adesso dicono parole come 'grazie', 'bella', 'arrivederci'. Abbiamo condiviso risate, karaoke, e nuotate al tramonto, ma anche delusioni lavorative e frustrazioni generali, sono loro che hanno telefonato al 'ladro' quando il mio cellulare scomparse misteriosamente. Il mio bilancio trimestrale è decisamente positivo e aggiunge altro colore ad un 2012 già di suo scoppiettante!

Tuesday 18 December 2012

Tomadà

Bike inside a tuk-tuk
Basically translating 'normal', tomadà is now a word I keep repeating every time I am in a situation which here is totally normal, but back home would be labelled as the 'typical Asian scene'. Situation: my friend came by bike, then we decided to move somewhere else and took a tuk-tuk all together. She joined us...and the bike too! Tomadà.
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Tomadà praticamente vuol dire 'normale, ed è ormai la parola più ricorrente sulle mie labbra. La uso ogni qual volta mi ritrovo in una situazione della serie 'solo in Cambogia' (o in Asia) ma che qui è perfettamente normale. Situazione: la mia amica viene in bici, poi decidiamo di andare da un'altra parte e di prendere un tuk-tuk tutte insieme. Lei viene con noi...e la sua bici anche! Tomadà.

Monday 17 December 2012

My Khmer name

People do use business cards here. One of the tuk-tuk drivers in my street has even a twitter account, but this is another story. So, as I had to get my business cards, I chose to have them bilingual in Khmer and English. Please be delighted by my Khmer name! :) I have no clue how it was translated, but they do call me Eleenaaa.
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Qui la gente usa i biglietti da visita. Uno degli autisti di tuk-tuk sulla mia via ha anche twitter, ma questa è un'altra storia. E perciò, dato che anche a me è toccato farmi il biglietto da visita, ho scelto di averlo bilingue in cambogiano e inglese. Ammirate pure il mio nome cambogiano! :) Non ho la più pallida idea di come sia stato tradotto, ma so che mi chiamano Elinaaa.

Sunday 16 December 2012

December, one of the coolest months!

Me at Russian Market!
While friends and families tell me stories about winter, cold and snow, I am here going shopping on a Sunday morning. I try on a pair of shorts (behind the counter), struggling to pull them on and off as I am all sweaty, while a small fan temporarily refreshes my face...This is my December live from the tropics! :)
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Mentre amici e famiglie mi raccontano storie invernali, piene di freddo e di neve, io sono qui che vado a fare shopping di domenica mattina. Mi provo un paio di pantaloncini (mezza nascosta) con molta difficoltà, dato che sono tutta sudata e mi si appiccicano addosso. Intanto un minuscolo ventilatore mi rinfresca temporaneamente la faccia...Questo è il mio mese di dicembre dal vivo dai tropici! :) 

Thursday 6 December 2012

Charming...and tasty!

View above the night market

Luang Prabang's night market is surely pretty, though not the best place to get souvenirs. They understood that tourists like it and all products are overpriced. When bargaining you have to aim at 1/4 of their initial price. But instead of dealing with the usual tricks, I prefer to go and check out the food section. I go for vegetables buffet for 1,20eu, while I also find the best fried pork dumplings for 0,80 eu. Oh the joy of Asian markets...!
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Il mercato notturno di Luang Prabang è sicuramente esteticamente grazioso, ma per rifarsi di souvenirs non é il posto migliore. Hanno capito che ai turisti piace, ragion per cui ogni cosa costa più del dovuto. Negoziare il prezzo giusto significa puntare a un quarto di quanto offerto inizialmente. Ma anzicché perdere troppo tempo coi soliti trucchetti, ho deciso di andare a rimpinzarmi al buffet di verdure e legumi per la modica cifra di 1euro e 20centesimi, trovando poi le migliori dumplings fritte di maiale per soli 80 centesimi. Adoro i mercati asiatici!

Wednesday 5 December 2012

Finally Luang Prabang

Finally, I am in Luang Prabang. Finalmente a Luang Prabang. 
Sleeping bus in Laos means that you actually get a bed to sleep on. In the bus.
Arriving around 6am, the town is awake, the air fresh and wet, all round very green. I waste no time in getting accomodation, I quickly shower and I am ready for the market, which at 7am is all bustling activities, colours and delicious smells. I doubt for few seconds whether to opt for pork meat or mini coconut  cakes as breakfast, so I get both. This is one of the prettiest markets I have seen in the region, set in small streets going slightly uphill between the river and the mountains. Wooden houses, temples, palms and the fog are all part of the surroundings' sights.☻☻☻
At the market
Al mio arrivo, alle 6 del mattino, la città é sveglia, l'aria fresca e che sa di pioggia, tutto verde intorno. Non perdo tempo a trovare un alloggio, faccio una doccia veloce e sono già pronta per il mercato, che alle 7 del mattino é già tutto un vai e vieni, pieno di voci, colori e odori deliziosi. Dubito un attimo se optare per bocconcini di carne di maiale o mini torte di cocco per la colazione, così prendo entrambe le cose. Mentre proseguo mi accorgo che questo é uno dei mercatini più suggestivi che ho visto nella regione, ambientato tra il fiume e la montagna, per delle stradine leggermente in salita. Ad ogni scorcio é un susseguirsi di case in legno, templi, palme e...la nebbia!

View from the hill
On top of Phu Si, a hill dotted with temples and caves, there's a splendid view over Luang Prabang. It is so peaceful all around, and even the monks lazily stare at the panorama. ☻☻☻ In cima a Pu Si, una collina piena di templi, Buddha e grotte, c'è una splendida vista sulla città. Tutto intorno regna la calma, persino i monaci si lasciano oziare davanti a quella vista.
Monks
I have plenty of time to go around hundreds of temples, but I can't help remaining speechless in front of the uniqueness of a sanctuary at Wat Xieng Thong. Its unusual pink colour and its glittering glass mosaics make it one of the most beautiful artistic creations I have ever seen. ☻☻☻ Ho un sacco di tempo per andare in giro per i tanti templi della città, ma quando arrivo a Wat Xieng Thong non posso fare a meno di restare a bocca aperta davanti al santuario del Buddha disteso. Quel rosa così inusuale e i suoi luccicosi mosaici di vetro lo rendono una delle creazioni artistiche più belle che abbia mai visto.
Sanctuary of Wat Xieng Thong

Monday 3 December 2012

Greener and better

E' una sciocchezza, un dettaglio, ma mi colpisce subito. C'è l'erba intorno al tempio! Wat Tham Fai non è tra i templi più famosi e visitati a Pakse, una ragione in più per andarci. Quell'erba al posto del cemento o dei suoi sostituti mi fa pensare alla tipica foto storica degli anni '20, la foto "d'Indocina", con tanta luce e tanta 'esoticità'. Mi piace così, con l'erba, è più naturale, più reale...forse un pò abbandonato a sè stesso, ma ho sentito dire che il Laos è adesso com'era la Thailandia quarant'anni fa. Allora mi godo l'erba prima che diventi tutto cementato, marmorizzato e patinato d'oro.
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It's something silly, but it catches me immediatly. There's grass all around the temple! Wat Tham Fai is not among the most famous and visited temples in Pakse, which is actually an excellent reason to go there. That grass, rather than concrete and co., reminds me of the typical photo of the 1920s, the photo of 'Indochina', with lots of light and lots of 'exoticity'. I like it as it is, with the green grass, more natural, more real...it might all look a little abandoned, but I have heard that Laos is now what Thailand used to be forty years ago. Well, then let me enjoy the grass before everything will be marbled and coated in gold.

Sunday 2 December 2012

the friendly locals

Fans in Luang Prabang
People in Laos are warm and friendly. They like falang walking around discretely and with no male company. Let's take a picture together!
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Ma quanto è simpatica questa gente? Chiaramente i laotiani hanno un debole per le falang, soprattutto se le vedono passeggiare in tranquillità e senza compagnia maschile nei paraggi. E allora dai, facciamoci una foto insieme! 

Saturday 1 December 2012

On the road...

Il brivido della discesa - Yet, the Bolaven Plateau!
Per andare in Laos decido di prendere il bus e attraversare praticamente mezza Cambogia. Le condizioni delle strade non sono proprio ottimali, e per percorrere circa 400km passano infinite ore. Un paio le passo ad ammirare e rimirare bellissime risaie, palme e bambini che pedalano sul rosso della terra cambogiana. Le chiacchiere col vicino francese fanno passare anche un'altra ora, poi ci si ferma a mangiare, o per far scendere la gente o perchè l'autista semplicemente vuole dare un pacco a un suo amico in qualche provincia...E così il mattino diventa pomeriggio e gli ultimi colori rosati della sera piombano presto nel buio della notte, alle 6 e mezza è già buio pesto ed abbiamo attraversato la frontiera. Arrivo a Pakse, è tutto calmo, tranquillo, neanche troppo umido. Il mattino dopo mi ritrovo davanti un piacevole panorama, lontano dal generale piattume intorno a Phnom Penh. Colline e montagne mi stampano il sorriso in faccia! Bentornata in Laos.
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I decide to go to Laos by bus, which implies crossing almost the whole of Cambodia. Roads conditions are far from optimal and it seems that endless hours are needed to do only about 400km. I spend a couple of hours contemplating wonderful rice fields, palms and children cycling on Cambodian red-earth soil. Another hour flies while chit chatting with the French man next to me. Then we stop to eat or to drop people off or simply because the driver wants to leave some package to some friend of his in some province...And so the morning turns into afternoon and the last colours of the evening fall into the darkness of the night. Actually it is only 6.30pm, it's already pitch darkness and we passed the border. When finally in Pakse, everything is calm, tranquil, not too humid. The next morning I am happy to see a different panorama than the flat one I am used to around Phnom Penh. Hills and mountains stamp a smile on my face! Re-welcome to Laos.

Saturday 17 November 2012

I'm an artist!

The Laotian embassy decided that I am an artist! In fact, I did not fill in the visa application form myself. Someone else did and I took his interpretation as a compliment. I am going to spend a week in Laos at the end of the month. I look forward to find fellow artists with whom sharing thoughts, impressions and of course talk about the arts :)
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L'ambasciata del Laos ha deciso di farmi passare per artista! Non sono stata io a riempire il formulario per ottenere il visto. L'ha fatto qualcun'altro al posto mio e ho preso la sua interpretazione come un complimento. Passerò una settimana in Laos a fine mese. Non vedo l'ora di incontrare colleghi artisti con cui condividere pensieri, impressioni e ovviamente abbandonarsi alle belle arti :) 

Thursday 15 November 2012

Out of context

Filipino restaurant in town. Excellent food. The decor is that of a simple welcoming place. El niño Jesus, as they say, is hanging on the wall. And there is the surprise: a Xmas tree! And I'm still in summer clothes, YEAH.
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Ristorante filippino in città. Il cibo è ottimo. L'ambiente è semplice e accogliente. Il niño Jesus, come lo chiamano loro, è appeso al muro. E guarda un pò che visione: c'è l'albero di Natale! E io sto ancora a maniche corte, evvai!! :D

Monday 12 November 2012

Korea, a tavola!

 Free snacks

La Corea del Sud é il secondo investitore più importante in Cambogia. I coreani stanno costruendo strade in lungo e in largo, e a Phnom Penh c'é in progetto la costruzione di una città dai tratti futuristici che prossimamente spunterà come un fungo grazie a fondi coreani. 
Di turisti coreani se ne vedono sempre di più ad Angkor, e i giovani cambogiani non sanno resistere al fascino di un bel taglio di capelli in stile coreano, per non parlare della ballata gangnam style che ormai spopola. 
Qualche giorno fa ho avuto la mia pausa pranzo dal coreano. Il posto, asettico e minimalista. La clientela, tutti uomini lavoratori. Il cibo buono, interessante, soprattutto gli antipastini offerti dalla casa!
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Men
South Korea is the second biggest investor in Cambodia. The Koreans are building roads throughout the country and in Phnom Penh there's a whole seemingly futuristic city sprouting out of nothing thanks to Korean invenstment. 
Korean tourists are flocking to Angkor Park while Cambodian teenagers can't resist the charm of a Korean haircut, let alone a bit of dancing Gangnam style! 
A few days ago I had Korean food for lunch. The place was rather minimalist and aseptic, while the customers were all men, all workers. The food quite nice, especially the free snacks!

Sunday 4 November 2012

Festa in the sky


Re Padre Sihanouk avrebbe compiuto 90 anni pochi giorni fa, il 31 ottobre. Al Palazzo Reale l'atmosfera è stata pacata e composta come sempre, con tanta gente che si è riunita in preghiera dopo una lunga processione pomeridiana nata in tutta spontaneità. Ma a sera, un pò di festa ha colorato il cielo. Lampi e fuochi d'artificio si sono avvicendati per circa 20 minuti. Ancora una volta uno spettacolo irripetibile, colto appena dalla mia modestissima macchina fotografica. Ma io oggi questi fuochi d'artificio li dedico al mio papà che compie un anno in più! :)

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King Father Sihanouk would have turned 90 few days ago on Ocotber 31st. The atmosphere at the Royal Palace was calm but crowded as usual, with lots of people gathering for praying after a  spontaneous long procession in the afternoon. But then later at night, celebration has coloured the sky with fireworks and...lightenings as well! A unique moment, once again. Barely caught by my unpretentious camera.


Friday 2 November 2012

Khmer bla bla

Ho ormai imparato a scrivere Phnom Penh senza impappinarmi tra le N e le H. So dire poche parole in Khmer, cominciando da buongiorno e grazie, per necessità ho imparato anche l'equivalente di 'porta', 'chiavi', 'spazzatura' e "lunedì lavoro". E perchè altrimenti non sarei io so con cosa si apparecchia una tavola. Per fare un ulteriore passo di qualità mi sono munita di vocabolario. So che la mia permanenza qui (in realtà passaggio) sarà breve, ma poter interagire un minimo con chi parla solo cambogiano (leggi la mia padrona di casa!) dà soddisfazioni. Si può fare!
In libreria ci sono diverse guide al cambogiano (o khmer), ma tra le tante l'ha spuntata questo microscopico capolavoro olandese, 'Cambodjaans Taalgidsje'. Pratico, piccolo (90 pagine), completo, economico (4$) e senza pretese, è il solo ad avere una chiara traslitterazione del cambogiano. Altre guide, fatte da anglofoni probabilmente per altri anglofoni, non si capiscono e il risultato è una scarsa pronuncia. A quanto pare, il cambogiano ha più suoni in comune con l'olandese che con l'inglese. E in ogni caso si sa che con le lingue gli olandesi ci sanno fare!
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I have finally learnt to write Phnom Penh without messing up N's and H's. I now know a few workds in Khmer language, starting with hello and thank you. I can also say 'door', 'keys', 'garbage' and "I work on Monday" because I needed to. But in order to make a quality step, I got myself a vocabulary. I know that my stay here (which is actually a passage) will be short. But being able to interact with those who speak only Khmer (read,my landlady!) is rewarding. I can do it!
I found several language guides to khmer at the bookshop, but among the many the winner was this microscopic Dutch masterpiece, 'Cambodjaans Taalgidsje'. Practical, small (90 pages), complete, cheap (4$) and unpretentious, it is the only one to clearly convey how khmer words ought to be pronunced. Other guides, largerly made by anglophones for other anglophones (I suppose), are not clear when it comes to pronounciation, which is not ideal for beginners. It turns out that Khmer language has more sounds in common with Dutch than with English, so there you go. And anyway, everyone knows that when it comes to languages the Dutch are damn good at it! And happy birthday Stan! :)

Saturday 27 October 2012

Noodle lover

Back in Thailand I had this friend whose way to happiness passed through the stomach and it was very simple: "three things make you happy: bananas, chocolate and noodles". She had a point! I am a noodle lover, in a soup or stir-fried or in any other way, they make me and my stomach happy. Here in Phnom Penh it's on street 13 #213 that I found my happiness corner. Fresh hand made noodles, literally! After the assistant kneads the dough, the chef comes and continues to pull it until the noodles are shaped...He's so fast,  a bit of twisting, pulling, folding, pulling and folding again, cutting and off into the pot! Yummy!

In Thailandia avevo una simpatica amica. Per lei il sentiero verso la felicità passava attraverso lo stomaco e la regola era semplice: "tre cose ti rendono felice: le banane, il cioccolato e i noodles". Non aveva tutti i torti! Io vado pazza per i noodle, a zuppa o saltati in padella o in qualsiasi altro modo, me li godo fino all'ultimo. E qui a Phnom Penh é sulla via 13 #213 che ho trovato il mio angolino di felicità. Noodle freschi fatti a mano, letteralmente! Dopo che l'assistente ha impastato la massa per bene, arriva lo chef che continua a tirarla e allungarla fin quando è pronta per essere sfilata in decine di noodles. E' velocissimo, intreccia, allunga, piega, allunga, ripiega e riallunga, taglia e giù in pentola! Gnammi!

Thursday 25 October 2012

Lo scontrino/The receipt


Lo scontrino é enorme, nuovo e inaspettato. Siamo al mercato. La pausa pranzo ci costa un dollaro in totale e il tè ci viene offerto, prassi comune. Lo scontrino parla chiaro: 3000riel = cibo, 1000riel = riso. Totale 4000riel (=1$). La ricevuta è completamente inutile, ma almeno è un simpatico souvenir. 

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The receipt is huge, new and unexpected. We are at the market, having our lunch break for only one dollar, and tea is for free according to customs. The receipt speaks for itself: 3000riel = food, 1000riel = rice. Total 4000riel (=1$). This receipt is totally useless, but quite a fun souvenir.

Monday 22 October 2012

Quando muore un re/ When a king dies


Non é facile capire la portata (storica) di certi eventi qui in loco non avendo alcun punto di riferimento culturale nel proprio sistema di idee. Come ci si sente quando muore un re? In Italia non c’è il re. In Belgio c’è ma non a tutti interessa. Nel Regno Unito c’è una regina, famosa quanto vecchia e chiacchierata, ma come si sentirebbe un britannico se venisse a mancare (per carità...god save the queen!)? In quanti si riverserebbero a Buckingham palace, giorno dopo giorno, mese dopo mese, portanto fiori, incensi e candele, e aspettando il calare della notte per congiungersi in preghiera? Da già cinque sere, il Palazzo Reale a Phnom Penh non si affaccia più su un prato di erba verde, ma su un tappeto di gente. Migliaia di persone, inclusi vecchi e bambini, popolano l’area tra il Palazzo e il fiume. Lo spettacolo non ha paragoni. Sará per mancanza di un’espressione migliore che paragoniamo i reali d’Asia a delle divinitá, o magari semi-divinità, perché sembra questo il trattamento riservato al loro re. Riuscite a immaginarlo? Cliccare su Foto!

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It’s not easy to understand the significance of certain local events when lacking any cultural point of reference in one’s own system of values/ideas. How does it feel when a king dies? There is no king in Italy. There is one in Belgium, but not everyone cares. There is a queen in the UK, as famous as old and talked about, but how would a British feel if she would be missing (oh goodness, god save the gracious queen!)? How many of them would flock to Buckingham palace day after day, month after month, offering flowers, incenses and candles, and waiting for the nightfall to join all together in prayer? It has already been five nights that the Royal Palace in Phnom Penh no longer faces a field of green green grass, but a human carpet instead. Thousands of people including children and old wo/men come together in the area between the Royal Palace and the river. It’s a spectacle with no comparison. It might be for wanting of a better expression that we compare the Royals of Asia to deity, or semi-deity. Here, today, an almost deity-treatment is reserved to their king. Imagine that. Click on photos!

Wednesday 17 October 2012

The day Sihanouk returned home ♣ Il re torna a casa

When I heard that (former) king Sihanouk had passed away, I was on Rabbit island, Koh Tonsay. Away from the hustle and bustle of the city, the slow-paced swing of the island gave nothing away and it seemed nothing had really happened. Inscrutable folks, the Asians. A motorbike driver in Kep, with a beer in his hand, simply commented: "you know, today we are very sad, our king died". Today, back in the Penh, the ambience was almost surreal. 

I had never seen Phnom Penh this quiet. The traffic along the riverside and all around the Royal Palace had been closed off. People started to flock to the Palace since early this morning leaving flowers, incenses and a prayer. Almost everyone was dressed in white and black, with a black ribbon on their white shirt. People walked quietly in order, showing respect. People waited, showing no fatigue. Once the departed reached the Palace, there was no scream, no applause, but silence. It lasted a few minutes, then the gates closed. And then back to daily routine. Today calm has reigned in Phnom Penh. 

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Quando la notizia della morte di re (ex) Sihanouk mi ha raggiunta, ero sull'isola del coniglio, Koh Tonsay. Lontano dal trambusto di città, il ritmo flemmatico della vita isolana non faceva trapelare niente e sembrava che non fosse successo niente degno di nota. Un popolo inscrutabile, gli asiatici. A Kep, un autista di moto, con una lattina di birra tra le mani, si era limitato a commentare: "lo sai, oggi siamo molto tristi, il nostro re è morto". Oggi, di ritorno in città, l'atmosfera era quasi surreale. 

Non avevo ancora visto Phnom Penh così tranquilla. Il boulevard lungo il fiume e tutto intorno al palazzo reale è stato chiuso al traffico. Oggi neanche un tuktuk ha fatto volare via i piccioni. La gente ha cominciato a riunirsi al palazzo reale da questa mattina presto, portando fiori, incensi e una preghiera. Quasi tutti vestiti in bianco e nero, con un fiocco nero sulla camicia bianca. La gente ordinata e composta, rispettosa. L'attesa, ordinata e composta, facilmente sopportata. All'arrivo della salma, nè un grido, nè un applauso. Il silenzio. E' durato qualche minuto, poi i cancelli si sono richiusi. E ognuno, poco a poco, è ritornato al solito tran-tran. Oggi in città ha regnato la calma.

Friday 12 October 2012

And I thought to be not into it ♠ E io che pensavo non mi piacesse!

@ Phnom Penh old stadium
Okay. Enough of introducing you to neighbours and colleagues. Let's talk about serious stuff: KHMER BOXING! The past weekends have been quite lively in my neighbourhood as everyone seemed to be watching the fightings on tv. But going to watch one live...better than footbal, I would dare say! I am happy that the tuktuk driver completely changed my plans of the day and brought me there! You have got to see it with your eyes, and listen with your ears, so hopefully you enjoy the videos (below)!
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Ok, basta presentarvi vicini e colleghi, parliamo di roba seria: la BOXE CAMBOGIANA! I fine settimana passati sono stati abbastanza vivaci nel mio quartiere; sembrava che tutti fossero impegnati a guardarsi i combattimenti in tv. Ma andarli a vedere dal vivo è tutta un'altra cosa...meglio del calcio, oso dire! Son contenta che l'autista di tuktuk abbia completamente cambiato i miei piani della giornata portandomi a vederli!  Dovreste vedere coi vostri occhi e sentire con le vostre orecchie, ma facciamo che vi faccio vedere i video!

First fight: Cambodia (red) VS Thailand (blu). Listen to the music that accompanies the moves. It seems that they are actually dancing on it...It fascinates me. ♠ ♠ ♠ Primo combattimento: la Cambogia (in rosso) sfida la Thailandia (in blu). La musica di fondo accompagna i loro movimento. Fa credere che in realtà stiano danzando. Ma quanto mi piace!


Al quardo combattimento, Cambogia VS Belgio. Entrambi pesano 110 kg, il cambogiano ha 22 anni, il belga 18! Risultato finale? Il belga batte il cambogiano al 3° round. Folla estatica. ♠ ♠ ♠ Fourth fight, Cambodia VS Belgium! Both of them weight 110kg each, the Cambodian is 22 years old, the Belgian is only 18. Final result? The Belgian beats the Cambodian big time. The crowd is ecstatic.

Wednesday 10 October 2012

The colleagues!

My colleagues are very friendly. I liked them from the start. They also remain professional from 8am to 5pm. But after 5pm, once work is over, they become even more professional...at ping-pong!
=== = ===
I miei colleghi sono molto amichevoli. Mi sono piaciuti da subito. Restano anche professionali dalle 8 del mattino alle 5 del pomeriggio. Ma dopo le 5, al termine della giornata lavorativa, diventano ancora più professionali...a giocare a ping pong!

Monday 8 October 2012

Meet the neighbours - vi presento i vicini

It's a chill evening. It's 7 o'clock and the neighbours are quiet. I can't help to nose about. The family on the upper floor (up left) is quiet on the balcony. Not everyone is there yet. Dad and son are watching tv, one swings on the hammock while the other is also busy with some video-game. Lights are always off on their balcony. Next to them (up right) lives a couple. He's a Westerner with white beard, and she's a young Khmer with long black hair. They both love to stand outside and watch the rain for hours. They just turned the lights off; going out? Downstairs (bottom right) the lady in green entertains herself by watching the activity on street 15. I suppose they are hard workers as there's never much activity at their place. Next door to the left are my favourite ones. There's always lots of people at their place, many kids and a skinny granny. They are having dinner. They use nor table neither chairs, but just sit down in a circle. Once dinner is over, mum would sweep the floor while the kids lie around...I still haven't managed to count all of their children!

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Sono le 7 di sera, l'aria è fresca e i vicini sono silenziosi. Mi metto a curiosare. La famiglia del piano di sopra (sù a sx) è tranquilla sul balcone. Non ci sono ancora tutti. Padre e figlio guardano la tv. Uno dondola sull'amaca mentre l'altro ha un anche un video-game tra le mani. Il loro balcone è sempre a luci spente. Accanto (sù a dx) vive una coppia, lui occidentale e barba bianca, lei giovane e del posto, con lunghi capelli neri. A entrambi piace affacciarsi fuori e guardare piovere per ore. Hanno appena spento le luci, staranno uscendo? Al piano di sotto, la signora in verde (giù a dx) s'intrattiene a guardare il via vai giù su street 15. Suppongo che a casa loro lavorino tutti e tutto il tempo, non si vedono spesso. Accanto (giù a sx) stanno i miei preferiti. Da loro c'è sempre tanta gente, tanti bambini e una nonna magrissima. Stanno cenando. Non usano nè sedie nè tavolo, ma si accomodano sul pavimento in cerchio. Terminata la cena, mamma spazza e i bimbi oziano in giro...Non sono ancora riuscita a contare tutti i bimbi!

Saturday 6 October 2012

And on to Cambodia!

Inspiration kicks back in on a unique background: the rumbles of a motorized city, the gentle panorama of Cambodia's endless ricefields, the freshness of the rain at night, the puzzling Khmer smile. Phnom Penh will be my base for the next months. To virtually welcome you to this fascinating place and among the Khmer, I will share with you this beautiful video*, set in the city on a day of heavy rain, one like many during this rainy season. Through the endurance of people and these both ordinary and exceptional scenes, one  clear message comes to the surface: no matter what, life goes on...
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L'ispirazione ritorna viva su uno sfondo unico: i rimbombi di una città motorizzata, il delicato panorama delle infinite risaie cambogiane, la freschezza della pioggia notturna, l'enigmatico sorriso khmer. Phnom Penh sarà la mia base per i prossimi mesi. Per darvi virtualmente il benvenuto in questo posto affascinante e tra la sua gente, voglio condividere con voi questo bellissimo video*, girato in città in un giorno di tanta, troppa pioggia, come tanti durante questa stagione delle piogge. Tra scene eccezionali e abituali e il persistere della gente, un chiaro messaggio viene a galla: nonostante tutto la vita continua...

PS: Seconds 24-25, the street where I live/la via in cui abito!
* (C) Todd Brown, met in Thailand one year ago by chance/Incontrato fortuitamente in Thailandia un anno fa.

Monday 6 August 2012

Piccolo barman

In barba a qualsiasi scrupolo di tipo igienico, questi bimbi olandesi girano per il parco raccogliendo intere torri di bicchieri di plastica vuoti. 
Perchè? 
Per inculcargli quel senso d'ambiente ed ecologia che pare così tanto diffuso nel nord d'Europa? Per tenerli occupati con qualcosa mentre gli adulti fanno festa? Per giocare a chi ne piglia di più? 
Perchè così ci guadagnano delle caramelle, mi è stato detto...
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Carelss of any hygiene considerations, these Dutch kids go around the park collecting empty plastic glasses making plastic towers with them. 
Why is that?
Is it so that they can interiorize that sense of the environment and ecology so widespread in northern Europe? Is it just to keep them busy while adults party? Is it to play at who-catches-the-most?
I was eventually told it is because they will earn candies...

Monday 21 May 2012

Pinot gris et tarte flambée

At La Maison du Pain d'épices
in Gertwiller
Bonjour m'sieurs-dames!
I admit it, I know nothing about France. I've been to Dunquerque for Carnival and twice to Paris. The first time I hated it, the second I loved it. Clearly, I have been having mixed feelings about the whole country and its people, so proud, so patriotic, so snob, so French (?!)... 
But then we went to Alsace for a weekend...and loved it! All of a sudden France was a beautiful place and the French were friendly, smiling and fun. I swear I'm not saying this under the effect of several glasses of Alsacian wine, though wines, tartes flambées, and a gentle green landscape might all have contributed to make Alsace a very appealing place to us.
Strasbourg and Colmar are generally the most known places in the region, though the Route du Vin between the two cities, passing through small towns and villages is just as pretty and enjoyable. After this trip we certainly want to explore more of France and will probably keep using our Belgian accent just for the fun of it...Allez, hein!

Tuesday 15 May 2012

Cars and tennis balls

Gotcha! 
A Few weeks ago at the Brussels Design Market, I remember having seen various metal bars stuck on tennis balls. I didn't get that. Was it meant as art, or provocation or as a form of material culture alien to me...what was it? Then I was told it is apparently a not so uncommon practice to use a tennis ball on the metal hook at the back of the car if the metal ball on the hook gets lost. The tennis ball then prevents (so it went the explanation) the metal to rust away. Somehow I found it quite interesting. So, a few days ago we were driving around the Merode area when I noticed a tennis ball strangely placed at the back of a car and finally really got what cars and tennis balls have to do with each other!

Thursday 26 April 2012

Call it unusual...


A myriad of "unusual aesthetical objects" was on display last weekend at the Design Market. Among exquisite vintage cars, countless chairs that have possibly marked the history of interior design, and various objects from the 1950s and 1980s, some unusual things definitely caught everyone's eye. In my modest opinion, the oddest winners of the contest I just made up were:
  • A leg-table (not a table leg), with sensual female legs, but possibly obscene;
  • a toad, mouth-open full of hearts, quite cute;
  • an alien looking sculpture...don't we all imagine aliens to be green and have three eyes?!?
  • a wooden couch with hypnotizing designs, including table, quite uncomfortable. And last but not least...
  • Pluto! Still wondering what its function could be...

Tuesday 10 April 2012

Once in a decade

Frozen canal by the Flower Market in Amsterdam
I wrote my last post from a tropical country during summer time. The contrast with today couldn't be more obvious. After a hint of spring in the past weeks, winter has come back with its monotony and greyness. Winter is the season I like the least, it is all dull and not much happens. But to be fair, this past winter had some spectacular moments too.

About once in a decade, the canals in Amsterdam freeze. Last time it happened it was 1997! This year it happened again! It's an event to be celebrated and at least to be seen, if one can. Many have visited the country for the occasion, and the Dutch just couldn't resist having a lot of ice-fun and ice-skating! Among my favourite cities in the world, Amsterdam has already a magic atmosphere, but the frozen canals sure add an extra thing to it. Overal, a memorable experience and one of the best winter days of 2012!

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