Thursday 20 December 2012

Ready for Vietnam!

One of the few things I complain about is the shrinking number of blank pages left on my passport. Born in 2008, my passport has travelled through South America, to the USA, Turkey, Croatia and Southeast Asia, to the United Arab Emirated by surprise, and I am sad to see that he is left with only 3 blank pages with which we are supposed to travel until 2018. Clearly not enough. Leaving sadness aside, the latest addition to my modest collection of wordly stamps and visas is Vietnam!!! All is ready for the most memorable ending of awesome 2012! Yay!
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Una delle poche cose di cui mi lamento è la velocità con cui il numero di pagine libere nel mio passaporto si fa sempre più piccolo. Nato nel 2008, il mio passaporto ha viaggiato per il sud america, è stato negli Stati Uniti, in Turchia, in Croazia, è passato dagli Emirati Arabi Uniti, e ora nel sudest asiatico, e mi rattrista vedere che da qui al 2018 gli restano solo 3 pagine libere per farci viaggiare. Troppo poche! Tristezza a parte, l'ultima aggiunta alla mia modesta collezione di visti e timbri è il Vietnam!!! Siamo tutti pronti per un memorabile fine anno, un anno il 2012 che farà parlare di sè nei secoli dei secoli...!

Wednesday 19 December 2012

Moments I'll miss

Karaoke moments
It has been only three months that the Kingdom of Wonders welcomed me on its soil. The days have been literally flying and this is mainly thanks to the awesome people that have surrounded me from the start. They have been mentoring me on Cambodia and its life-style, they have thaught me more Khmer than I had thought to learn, they have initiated me to the pleasure of coffee with sweet condensed milk, and they now say things like 'grazie', 'bella', 'arrivederci'. We have shared laughter, karaoke, and swimming at sunset, but also work related disappointments and general frustrations, it was them who called the 'thief' when my phone misteriously disappeared. The balance of my first three months here is definitely positive and adds extra colour to a year, 2012, already extraordinary!
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Sono solo tre mesi che il Regno delle Meraviglie mi ha dato il benvenuto. I giorni sono letteralmente volati e questo è soprattutto grazie alla gente fantastica che sin dall'inizio mi è stata intorno. Amici che mi hanno dato lezioni e consigli sulla Cambogia e il suo stile di vita, che mi hanno insegnato più cambogiano di quanto pensassi di imparare, che mi hanno iniziato alla delizia del caffè con latte dolce condensato, e che adesso dicono parole come 'grazie', 'bella', 'arrivederci'. Abbiamo condiviso risate, karaoke, e nuotate al tramonto, ma anche delusioni lavorative e frustrazioni generali, sono loro che hanno telefonato al 'ladro' quando il mio cellulare scomparse misteriosamente. Il mio bilancio trimestrale è decisamente positivo e aggiunge altro colore ad un 2012 già di suo scoppiettante!

Tuesday 18 December 2012

Tomadà

Bike inside a tuk-tuk
Basically translating 'normal', tomadà is now a word I keep repeating every time I am in a situation which here is totally normal, but back home would be labelled as the 'typical Asian scene'. Situation: my friend came by bike, then we decided to move somewhere else and took a tuk-tuk all together. She joined us...and the bike too! Tomadà.
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Tomadà praticamente vuol dire 'normale, ed è ormai la parola più ricorrente sulle mie labbra. La uso ogni qual volta mi ritrovo in una situazione della serie 'solo in Cambogia' (o in Asia) ma che qui è perfettamente normale. Situazione: la mia amica viene in bici, poi decidiamo di andare da un'altra parte e di prendere un tuk-tuk tutte insieme. Lei viene con noi...e la sua bici anche! Tomadà.

Monday 17 December 2012

My Khmer name

People do use business cards here. One of the tuk-tuk drivers in my street has even a twitter account, but this is another story. So, as I had to get my business cards, I chose to have them bilingual in Khmer and English. Please be delighted by my Khmer name! :) I have no clue how it was translated, but they do call me Eleenaaa.
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Qui la gente usa i biglietti da visita. Uno degli autisti di tuk-tuk sulla mia via ha anche twitter, ma questa è un'altra storia. E perciò, dato che anche a me è toccato farmi il biglietto da visita, ho scelto di averlo bilingue in cambogiano e inglese. Ammirate pure il mio nome cambogiano! :) Non ho la più pallida idea di come sia stato tradotto, ma so che mi chiamano Elinaaa.

Sunday 16 December 2012

December, one of the coolest months!

Me at Russian Market!
While friends and families tell me stories about winter, cold and snow, I am here going shopping on a Sunday morning. I try on a pair of shorts (behind the counter), struggling to pull them on and off as I am all sweaty, while a small fan temporarily refreshes my face...This is my December live from the tropics! :)
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Mentre amici e famiglie mi raccontano storie invernali, piene di freddo e di neve, io sono qui che vado a fare shopping di domenica mattina. Mi provo un paio di pantaloncini (mezza nascosta) con molta difficoltà, dato che sono tutta sudata e mi si appiccicano addosso. Intanto un minuscolo ventilatore mi rinfresca temporaneamente la faccia...Questo è il mio mese di dicembre dal vivo dai tropici! :) 

Thursday 6 December 2012

Charming...and tasty!

View above the night market

Luang Prabang's night market is surely pretty, though not the best place to get souvenirs. They understood that tourists like it and all products are overpriced. When bargaining you have to aim at 1/4 of their initial price. But instead of dealing with the usual tricks, I prefer to go and check out the food section. I go for vegetables buffet for 1,20eu, while I also find the best fried pork dumplings for 0,80 eu. Oh the joy of Asian markets...!
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Il mercato notturno di Luang Prabang è sicuramente esteticamente grazioso, ma per rifarsi di souvenirs non é il posto migliore. Hanno capito che ai turisti piace, ragion per cui ogni cosa costa più del dovuto. Negoziare il prezzo giusto significa puntare a un quarto di quanto offerto inizialmente. Ma anzicché perdere troppo tempo coi soliti trucchetti, ho deciso di andare a rimpinzarmi al buffet di verdure e legumi per la modica cifra di 1euro e 20centesimi, trovando poi le migliori dumplings fritte di maiale per soli 80 centesimi. Adoro i mercati asiatici!

Wednesday 5 December 2012

Finally Luang Prabang

Finally, I am in Luang Prabang. Finalmente a Luang Prabang. 
Sleeping bus in Laos means that you actually get a bed to sleep on. In the bus.
Arriving around 6am, the town is awake, the air fresh and wet, all round very green. I waste no time in getting accomodation, I quickly shower and I am ready for the market, which at 7am is all bustling activities, colours and delicious smells. I doubt for few seconds whether to opt for pork meat or mini coconut  cakes as breakfast, so I get both. This is one of the prettiest markets I have seen in the region, set in small streets going slightly uphill between the river and the mountains. Wooden houses, temples, palms and the fog are all part of the surroundings' sights.☻☻☻
At the market
Al mio arrivo, alle 6 del mattino, la città é sveglia, l'aria fresca e che sa di pioggia, tutto verde intorno. Non perdo tempo a trovare un alloggio, faccio una doccia veloce e sono già pronta per il mercato, che alle 7 del mattino é già tutto un vai e vieni, pieno di voci, colori e odori deliziosi. Dubito un attimo se optare per bocconcini di carne di maiale o mini torte di cocco per la colazione, così prendo entrambe le cose. Mentre proseguo mi accorgo che questo é uno dei mercatini più suggestivi che ho visto nella regione, ambientato tra il fiume e la montagna, per delle stradine leggermente in salita. Ad ogni scorcio é un susseguirsi di case in legno, templi, palme e...la nebbia!

View from the hill
On top of Phu Si, a hill dotted with temples and caves, there's a splendid view over Luang Prabang. It is so peaceful all around, and even the monks lazily stare at the panorama. ☻☻☻ In cima a Pu Si, una collina piena di templi, Buddha e grotte, c'è una splendida vista sulla città. Tutto intorno regna la calma, persino i monaci si lasciano oziare davanti a quella vista.
Monks
I have plenty of time to go around hundreds of temples, but I can't help remaining speechless in front of the uniqueness of a sanctuary at Wat Xieng Thong. Its unusual pink colour and its glittering glass mosaics make it one of the most beautiful artistic creations I have ever seen. ☻☻☻ Ho un sacco di tempo per andare in giro per i tanti templi della città, ma quando arrivo a Wat Xieng Thong non posso fare a meno di restare a bocca aperta davanti al santuario del Buddha disteso. Quel rosa così inusuale e i suoi luccicosi mosaici di vetro lo rendono una delle creazioni artistiche più belle che abbia mai visto.
Sanctuary of Wat Xieng Thong

Monday 3 December 2012

Greener and better

E' una sciocchezza, un dettaglio, ma mi colpisce subito. C'è l'erba intorno al tempio! Wat Tham Fai non è tra i templi più famosi e visitati a Pakse, una ragione in più per andarci. Quell'erba al posto del cemento o dei suoi sostituti mi fa pensare alla tipica foto storica degli anni '20, la foto "d'Indocina", con tanta luce e tanta 'esoticità'. Mi piace così, con l'erba, è più naturale, più reale...forse un pò abbandonato a sè stesso, ma ho sentito dire che il Laos è adesso com'era la Thailandia quarant'anni fa. Allora mi godo l'erba prima che diventi tutto cementato, marmorizzato e patinato d'oro.
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It's something silly, but it catches me immediatly. There's grass all around the temple! Wat Tham Fai is not among the most famous and visited temples in Pakse, which is actually an excellent reason to go there. That grass, rather than concrete and co., reminds me of the typical photo of the 1920s, the photo of 'Indochina', with lots of light and lots of 'exoticity'. I like it as it is, with the green grass, more natural, more real...it might all look a little abandoned, but I have heard that Laos is now what Thailand used to be forty years ago. Well, then let me enjoy the grass before everything will be marbled and coated in gold.

Sunday 2 December 2012

the friendly locals

Fans in Luang Prabang
People in Laos are warm and friendly. They like falang walking around discretely and with no male company. Let's take a picture together!
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Ma quanto è simpatica questa gente? Chiaramente i laotiani hanno un debole per le falang, soprattutto se le vedono passeggiare in tranquillità e senza compagnia maschile nei paraggi. E allora dai, facciamoci una foto insieme! 

Saturday 1 December 2012

On the road...

Il brivido della discesa - Yet, the Bolaven Plateau!
Per andare in Laos decido di prendere il bus e attraversare praticamente mezza Cambogia. Le condizioni delle strade non sono proprio ottimali, e per percorrere circa 400km passano infinite ore. Un paio le passo ad ammirare e rimirare bellissime risaie, palme e bambini che pedalano sul rosso della terra cambogiana. Le chiacchiere col vicino francese fanno passare anche un'altra ora, poi ci si ferma a mangiare, o per far scendere la gente o perchè l'autista semplicemente vuole dare un pacco a un suo amico in qualche provincia...E così il mattino diventa pomeriggio e gli ultimi colori rosati della sera piombano presto nel buio della notte, alle 6 e mezza è già buio pesto ed abbiamo attraversato la frontiera. Arrivo a Pakse, è tutto calmo, tranquillo, neanche troppo umido. Il mattino dopo mi ritrovo davanti un piacevole panorama, lontano dal generale piattume intorno a Phnom Penh. Colline e montagne mi stampano il sorriso in faccia! Bentornata in Laos.
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I decide to go to Laos by bus, which implies crossing almost the whole of Cambodia. Roads conditions are far from optimal and it seems that endless hours are needed to do only about 400km. I spend a couple of hours contemplating wonderful rice fields, palms and children cycling on Cambodian red-earth soil. Another hour flies while chit chatting with the French man next to me. Then we stop to eat or to drop people off or simply because the driver wants to leave some package to some friend of his in some province...And so the morning turns into afternoon and the last colours of the evening fall into the darkness of the night. Actually it is only 6.30pm, it's already pitch darkness and we passed the border. When finally in Pakse, everything is calm, tranquil, not too humid. The next morning I am happy to see a different panorama than the flat one I am used to around Phnom Penh. Hills and mountains stamp a smile on my face! Re-welcome to Laos.

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